Paola, ancor giovane e sposata con un ricco industriale, cerca uno sfogo all’inutilità della propria esistenza entrando in contatto con i giovani attivisti del movimento studentesco, alle cui riunioni si reca come, in tempi non molto lontani, si recava agli incontri mondani. Alle idee del movimento, la donna cerca di convertire anche i figli adolescenti Afdera e Prando, che finiscono con l’accettare le convinzioni materne e accettano di partecipare ad un’azione di sabotaggio contro una grande fabbrica. Ma quando scoprono che la fabbrica da sabotare è proprio quella del padre, rinunciano alla missione, deludendo la madre. Derisa dai giovani contestatori ai quali aveva promesso la distruzione della fabbrica, respinta da conoscenti ed amici ed umiliata dagli stessi figli, Paola trova nella morte la soluzione definitiva della sua crisi.